21 giugno: Crater Lake N.P. - John Day Fossil Beds N.M.
Oggi credo sia la giornata più strana che mi sia capitata di vivere, o se non proprio la più strana si piazza comunque sul podio senza troppi ripensamenti...
La sveglia è molto più che presto, sarò andato "a dormire" verso le 3 e bene o male alle 5 mi sveglio nella mia piazzola, praticamente ho perso giusto giusto il sorgere del sole che ora è già bello alto e riflette di brutto sia sulla superficie piatta del lago che sul bianco manto di neve ghiacciata che bene o male è padrona di tutto quello che si vede!
La sveglia è molto più che presto, sarò andato "a dormire" verso le 3 e bene o male alle 5 mi sveglio nella mia piazzola, praticamente ho perso giusto giusto il sorgere del sole che ora è già bello alto e riflette di brutto sia sulla superficie piatta del lago che sul bianco manto di neve ghiacciata che bene o male è padrona di tutto quello che si vede!
Torno indietro fino al Lodge (all'inizio della Rim Drive) e, parcheggiando la macchina in mezzo alla civiltà che prende vita di mattina di mattina presto, decido di "cambiarmi" (un saluto a UsaOnTheRoad.it; ed intanto inizia il terzo giorno in cui non ho acqua corrente e devo ingegnarmi come capita... visto che qua c'è solo neve secca quasi del tutto ghiacciata ci diamo una "rinfrescata" - perchè ce n'è bisogno - e ne approfitto anche per riempire il frigo) e via a fare qualche foto lungo la passeggiata che c'è lì; sarà passata mezz'oretta da quando mi sono svegliato ed il sole inizia a riflettere diversamente ed ecco a voi il signor Crater Lake...
Oggi comunque, per quanto sia bello questo luogo, non è qui che devo vivere le maggiori emozioni e quindi mi metto in strada prestissimo e saluto questo gioiello blu intenso per muovermi verso nord, l' High Desert dell'Oregon mi conoscerà entro sera se tutto va bene... e tutto andrà bene!
Non mi risparmio qualche foto durante l'uscita dal parco...
Non mi risparmio qualche foto durante l'uscita dal parco...
E via verso LaPine e Bend...
Passo le città e trovo delle indicazioni per The Cove Palizades State Park (ho appena saltato delle caverne che volevo vedere, ma la zona era piena di bambini e ragazziname vario e quindi ho telato veloce come il vento!!), una sorta di piccolo Grand Canyon navigabile, riempito da un lago verde smeraldo con gite in battello e diversi punti di noleggio barche nelle vicinanze, una cascata molto alta vicino al bordo e tutt'attorno rocce alte che chiudono il tutto alla vista di chi non ne conosce l'esistenza... visto dall'alto deve sembrare uno smeraldo incastonato nella pietra color nocciola di queste zone!
Arrivato dalle parti di Madras, invece che prendere la 360 / 26 Ochoco Hwy che mi porterebbe in pieno John Day Fossil Beds National Monument, io la allungo verso nord lungo la US 97 (molto bella) e poi svincolo sulla Antelope Hwy / OR 293; mi sono letteralmente innamorato di questa strada, mi sembrava di essere in Utah cambiando i colori: il rosa / arancione della 97 cambiato con un verde / giallo quasi smorto e la vegetazione desertica, il nulla e le trombette d'aria che si formano quasi ovunque e che muoiono dopo pochi minuti...
Ed eccoci finalmente alla prima tappa della mia visita al parco: la poco nota Clarno Unit!
Visto che siamo in vena di paragoni, direi che questa zona è caratterizzata "semplicemente" da una fila di pinnacoli che si erono dalla montagna, rompendo i profili rotondi delle colline circostanti (un piccolo Bryce Canyon per chi c'è già stato)...
Visto che siamo in vena di paragoni, direi che questa zona è caratterizzata "semplicemente" da una fila di pinnacoli che si erono dalla montagna, rompendo i profili rotondi delle colline circostanti (un piccolo Bryce Canyon per chi c'è già stato)...
Non c'è un Visitor Center, ma solo un gazebo di legno e bagni chimici con le indicazioni dei trail, che poi sono 3 e diventano uno unico: il "Geologic Time Trail" porta dal parcheggio fino a sotto i pinnacoli, il "Trail of the Fossils" è un anello attorno a formazioni rocciose con annesse spiegazioni dei fossili che si vedono (un paio di foglie nella roccia, qualche masso spostato e le conseguenze dell'azione vulcanica di quest'area) e poi il "Clarno Arch Trail" che porta dal basso fino alla base delle palizzate dove l'erosione ha creato un arco nella roccia; la zona è piccola e si gira in fretta (un'oretta per fare tutto circa), ma le sensazioni sono indescrivibili anche perchè da quest'area non avevo in mente che cosa aspettarmi ed adesso che son qua sono un galletto con la cresta alzata, se poi aggiungiamo che sono completamente da solo...
Mentre mi godo la zona, da lontano si alza il vento e qualche boato interrompe la mia esultanza, così mi devo sbrigare e scendere dalla "cima" del basamento per ritornare alla macchina, la giornata non è ancora finita e devo muovermi per un'oretta verso sud...
Un pezzettino di sterrato e via che si entra nella Painted Hills Unit, probabilmente la più famosa e conosciuta parte di questo magnifico parco!
Qui veramente siamo su un altro pianeta, i colori sono talmente fatti bene che solamente la natura nel suo incedere incontrastato si può permettere tanto ed il sole che sta scendendo, assieme ad un cielo spettacolare, fanno tutto il resto, rendendo il tutto diverso ad ogni cambio di prospettiva possibile... comunque ecco il panorama durante l'avvicinamento:
lungo il "Painted Hills Overlook Trail" ottengo il meglio, girando attorno alle formazioni e prendendo luci diverse ad ogni curva...
Da qui a fare il "Painted Cove Trail", una passerella di legno continua che gira attorno ad una collina, molto suggestivo e cortissimo!
E' inutile, dammi tutti gli oceani che vuoi, ma non c'è niente da fare: io amo il deserto e l'ambiente desolato che lo circonda; qui la natura ti fa star zitto con quattro pietre colorate e ti fa sentire piccolo in mezzo alla sua maestosità... tutto contento mi godo il tramonto mentre torno indietro alla ricerca di idee su dove buttarmi a dormire, allo sbaraglio, di nuovo!
Ritorno sull'asfalto della 26 ed il primo cartello è per Mitchell, so che ci sono campeggi più avanti, ma oramai è buio ed il mio unico pensiero è quello di tentare la sorte e vedere se trovo almeno un benzinaio aperto per un birra a temperatura decente (il ghiaccio del Crater Lake era talmente secco che si è evaporato senza lasciare nemmeno una gocciolina di acqua tiepida nel mio frigo di polistirolo e la birra... beh, immaginate voi!): dopo la prima curva vedo la scritta rossa del neon di un MOTEL accesa ed un sacco di gente in mezzo alla strada, guardando meglio è tutta gente vestita di pelle con i capelli mediamente lunghi che si muove con movenze non troppo sobrie ed avvicinandomi ancora un po' c'è anche una fila di choppers parcheggiati dopo il motel; inutile dire che mi son sentito esplodere dentro, ma non sapendo a che cosa vado incontro ho voluto aspettare ad esultare: la mia paura era quella di buttarmi a capofitto in un festeggiamento di gente che non vuole estranei e di farmi scaraventare fuori, visto che comunque sono sudato, sporco e non ho proprio l'aroma di menta piperita del perfetto turista!
Procedo oltre il motel e c'è un grosso prato curato, con alberi a delinearne il bordo, ricco di tende montate, barbeque a gas a pieno regime e motociclette parcheggiate ovunque, parcheggio il bolide e mi avvicino ad un gruppetto chiedendo se fosse permesso campeggiare: un tizio vestito da perfetto biker e con barba e capelli lunghissimi e bianchi come la neve mi da l'ok ed io me ne torno sui miei passi a scaricare la macchina; non faccio in tempo neanche a posizionare la tenda che dalla tavolata di prima sento urlare "Cowboy Hat!" e girandomi vedo che mi fanno cenno di avvicinarmi, mi presento e dopo due secondi non arrivo a dire dieci parole che ho una birra gelata ed un hot dog con crauti e senape in mano!!!
Big Dog mi ha fatto suo ospite per la cena ed io non riesco ad andare a montare la tenda tra assaggi di whiskey (il FireBall è da provare assolutamenbte, gusto dolce alla cannella, spettacolare!), birre e panini... la serata procede con la conoscenza dei "vicini" di tenda (due ragazzi che stanno facendo il Coast to Coast in bicicletta) mentre ci spariamo i residui del mio salmone (prima che resuscita e se ne va via da solo) e birre varie!
Io resto con Brandon (figlio di Big Dog, quindi per me "Little Dog"), la sua fidanzata ed il loro cane ("Real Dog") a gironzolare per la città, i bikers, tutti Veterani Marines dell'Oregon, salgono in hotel a giocare a poker ed a guardare il baseball in tv (c'è la finale del campionato universitario e gioca la squadra dell'Oregon, per loro un evento perchè vedranno i volti dei professionisti nuovi dell'anno a venire!)...
E' una vagonata di emozioni talmente forti e tutte assieme che a fatica riesco ad assimilarle: ieri ero a dormire da solo in mezzo alla neve, oggi son partito senza sapere che cosa aspettarmi e - come già scrissi nel Live - è stata una giornata che da sola sarebbe valsa il viaggio per quanto mi ha regalato, e nella ricerca di un posto dove dormire, quando io mi aspettavo l'ennesima piazzola di sosta con i finestrini mezzi giù perchè qui comunque bnon fa freddo (almeno quello), mi trovo nel caldo di una festa, l'unica sera all'anno in cui a Mitchell (Oregon) c'è qualche cosa, ed io sono qui oltretutto per caso perchè "ieri" ho accelerato di mezza giornata tutto il mio itinerario e perchè è tutto il giorno che non ho idea di come sarebbe andata a finire la giornata, ma anche nella migliore delle ipotesi non credo sarei arrivato ad essere tanto contento come lo sono stato nella realtà!
Procedo oltre il motel e c'è un grosso prato curato, con alberi a delinearne il bordo, ricco di tende montate, barbeque a gas a pieno regime e motociclette parcheggiate ovunque, parcheggio il bolide e mi avvicino ad un gruppetto chiedendo se fosse permesso campeggiare: un tizio vestito da perfetto biker e con barba e capelli lunghissimi e bianchi come la neve mi da l'ok ed io me ne torno sui miei passi a scaricare la macchina; non faccio in tempo neanche a posizionare la tenda che dalla tavolata di prima sento urlare "Cowboy Hat!" e girandomi vedo che mi fanno cenno di avvicinarmi, mi presento e dopo due secondi non arrivo a dire dieci parole che ho una birra gelata ed un hot dog con crauti e senape in mano!!!
Big Dog mi ha fatto suo ospite per la cena ed io non riesco ad andare a montare la tenda tra assaggi di whiskey (il FireBall è da provare assolutamenbte, gusto dolce alla cannella, spettacolare!), birre e panini... la serata procede con la conoscenza dei "vicini" di tenda (due ragazzi che stanno facendo il Coast to Coast in bicicletta) mentre ci spariamo i residui del mio salmone (prima che resuscita e se ne va via da solo) e birre varie!
Io resto con Brandon (figlio di Big Dog, quindi per me "Little Dog"), la sua fidanzata ed il loro cane ("Real Dog") a gironzolare per la città, i bikers, tutti Veterani Marines dell'Oregon, salgono in hotel a giocare a poker ed a guardare il baseball in tv (c'è la finale del campionato universitario e gioca la squadra dell'Oregon, per loro un evento perchè vedranno i volti dei professionisti nuovi dell'anno a venire!)...
E' una vagonata di emozioni talmente forti e tutte assieme che a fatica riesco ad assimilarle: ieri ero a dormire da solo in mezzo alla neve, oggi son partito senza sapere che cosa aspettarmi e - come già scrissi nel Live - è stata una giornata che da sola sarebbe valsa il viaggio per quanto mi ha regalato, e nella ricerca di un posto dove dormire, quando io mi aspettavo l'ennesima piazzola di sosta con i finestrini mezzi giù perchè qui comunque bnon fa freddo (almeno quello), mi trovo nel caldo di una festa, l'unica sera all'anno in cui a Mitchell (Oregon) c'è qualche cosa, ed io sono qui oltretutto per caso perchè "ieri" ho accelerato di mezza giornata tutto il mio itinerario e perchè è tutto il giorno che non ho idea di come sarebbe andata a finire la giornata, ma anche nella migliore delle ipotesi non credo sarei arrivato ad essere tanto contento come lo sono stato nella realtà!