13 giugno: Milano - Seattle
Rispetto all'anno scorso gli ultimi giorni prima della partenza sono passati tranquilli, solo con la voglia di partire e di godermi un'altro viaggio nei nostri cari Stati Uniti d'America, in una zona per me nuova e dalla quale mi aspettavo tanto... e che tanto mi ha dato!
Ma bando alle ciance, il mio viaggio teoricamente (ed anche praticamente) inizia il 12 sera, in quanto ho un amico che abita a Novara e che la mattina dopo va a lavorare passando davanti a Malpensa in orario utile e così...
Ma bando alle ciance, il mio viaggio teoricamente (ed anche praticamente) inizia il 12 sera, in quanto ho un amico che abita a Novara e che la mattina dopo va a lavorare passando davanti a Malpensa in orario utile e così...
Comunque sia la mattina dopo tutto in regola si prende e via verso l'aereoporto, Terminal 1, dove con un'amica del forum USAOnTheRoad.it scatta il primo caffè della giornata, tra una pausa sigaretta e l'altra (per lei, io non fumo).
Arriva comunque per me l'ora del check-in e la biondona con un po' di sbatter di ciglia ai banchi della American AirLines mi fa saltare la fila (per la gioia delle gente "comune") e mi fa passare nella corsia "Priority" dei VIPs, così anche questa formalità viene svolta e via verso il Gate e verso il Boeing 737-300 sul quale sorvoleremo l'oceano con scalo alla Grande Mela (che non è un Mac di dimensioni enormi...)!
Arriva comunque per me l'ora del check-in e la biondona con un po' di sbatter di ciglia ai banchi della American AirLines mi fa saltare la fila (per la gioia delle gente "comune") e mi fa passare nella corsia "Priority" dei VIPs, così anche questa formalità viene svolta e via verso il Gate e verso il Boeing 737-300 sul quale sorvoleremo l'oceano con scalo alla Grande Mela (che non è un Mac di dimensioni enormi...)!
Il volo è tranquillo, con il check-in online fatto la sera prima mi sono aggiudicato un posto nella fila centrale, corridoio sinistro, all'ultima fila (dietro avevo solo le hostess che non hanno quasi mai usato i sedili), il 43C per la precisione; affianco a me il nulla e nel posto ancora più in la un signore musulmano che a mio avviso aveva abbastanza timore dell'aereo...
Regolare amministrazione su tutto il tragitto (sono anche stato un signore a chiedere all'amico maomettano se gli dava problemi che bevessi la birra a pranzo, ci mancava anche che mi dicesse "sì!") finchè comunicano un lieve maltempo a New York e di conseguenza l'aereo si trasforma prima in un frullatore e poi in un frullatore pieno quando il signore giusto davanti a me ha deciso di rendere alle hostess parte del pranzo... ma chi se ne frega, tanto era lui davanti a me (e poi prontamente ha fatto il gadano svincolando dalle battutine il pirlotto)!
Comunque sia l'Immigration va a gonfie vele e tutto viene svolto in pochi minuti (veramente veloci sia nel fare la fila che nel farla scorrere), uno scambio di risate con l'addetto ai controlli perchè mi sudavano le mani e l'aggeggio malefico non mi prendeva le impronte digitali, ma i blue jeans li hanno inventati per un qualche motivo e questo è uno di quelli, così bando alle ciance e via con le schifezze, un hamburger(ino) da McDonalds all'aereoporto giusto per ricordarmi che sto andando in AmeriLand (e per coincidenza del destino, ho consumato un pasto intero nell'unico McDonald in cui non ho potuto usufruire gentilmente del WiFi), poi visto che 5 ore sono lunghe da far passare e che sul secondo volo non mi daranno una mazza da mangiare andiamo anche a berci un birrone e farci convincere per un hamburger(one) ricco di formaggio e carne nel "Pub dello Sporto" o qualche cosa del genere...
Carico come un porchetto sardo prima di essere arrostito vado verso il nuovo Gate dove il Boeing 737-200 (il cuginetto piccolo di quello dell'andata) è pronto a portarci a spasso per i cieli del mondo!
Regolare amministrazione su tutto il tragitto (sono anche stato un signore a chiedere all'amico maomettano se gli dava problemi che bevessi la birra a pranzo, ci mancava anche che mi dicesse "sì!") finchè comunicano un lieve maltempo a New York e di conseguenza l'aereo si trasforma prima in un frullatore e poi in un frullatore pieno quando il signore giusto davanti a me ha deciso di rendere alle hostess parte del pranzo... ma chi se ne frega, tanto era lui davanti a me (e poi prontamente ha fatto il gadano svincolando dalle battutine il pirlotto)!
Comunque sia l'Immigration va a gonfie vele e tutto viene svolto in pochi minuti (veramente veloci sia nel fare la fila che nel farla scorrere), uno scambio di risate con l'addetto ai controlli perchè mi sudavano le mani e l'aggeggio malefico non mi prendeva le impronte digitali, ma i blue jeans li hanno inventati per un qualche motivo e questo è uno di quelli, così bando alle ciance e via con le schifezze, un hamburger(ino) da McDonalds all'aereoporto giusto per ricordarmi che sto andando in AmeriLand (e per coincidenza del destino, ho consumato un pasto intero nell'unico McDonald in cui non ho potuto usufruire gentilmente del WiFi), poi visto che 5 ore sono lunghe da far passare e che sul secondo volo non mi daranno una mazza da mangiare andiamo anche a berci un birrone e farci convincere per un hamburger(one) ricco di formaggio e carne nel "Pub dello Sporto" o qualche cosa del genere...
Carico come un porchetto sardo prima di essere arrostito vado verso il nuovo Gate dove il Boeing 737-200 (il cuginetto piccolo di quello dell'andata) è pronto a portarci a spasso per i cieli del mondo!
Sebbene non ho potuto scegliere il posto dal check-in online (opzione a pagamento) ed ero seduto al 12F (appena davanti all'ala, davantissimo per i miei gusti) l'arrivo a Seattle è stato abbastanza indolore anche perchè sono crollato abbastanza in fretta dopo la partenza dell'aereo (se non ricordo male alla partenza ci sono arrivato sveglio) ed altrettanto indolore è stato il ritiro bagagli, l'aereoporto di Seattle è "piccolino" (mi ricordava molto Caselle a Torino) e quindi è tutto veloce ed interessanti sono le "sculture" che ci sono pressochè dappertutto tra i rulli del ritiro bagagli...
Una volta che Miva mi ha lanciato tutti i componenti e che sono tornato forte e bello come non mai, appena fuori dall'uscita (ben visibile da chiunque sappia leggere) c'è la fermata dello Shuttle per il Rental Cars, che fisicamente è vicino all'aereoporto, ma che necessita di un giro abbastanza complicato per via di... del... dei... non ne ho idea ma ci abbiamo messo una vita!
Banco National, ricevuto del mio salasso da 190 € ed anche qui nessun problema finchè non arriviamo giù al parco macchine, rifornitissimo di qualsiasi tipologia di auto tranne dei SUV Standard Size (il Grand Cherokee, pur essendo più grande di tanti SUV delle categorie superiori, è uno Standard Size per la scala valori della National; quella che per altri sarebbe la categoria del Jeep Liberty insomma); non essendocene nemmeno uno disponibile subito la scelta è: (a) aspetto se magari ne arriva qualcuno nel brevissimo periodo (b) un buono con cui dai piani superiori mi lasciano prendere un'auto di diversa categoria da quella pagata.
Ovviamente io apro la busta (b) e qui la scelta ricade su: Tahoe e similari che mi vengono subito vietati in quanto un po' troppo superiori come categoria, due Jeep Compass 4x4 (una bianca ed una nera) ed una Chevrolet Traverse AWD (rosso amaranto metallizzato)... io che sono bello e intelligente vado via con il bolide nero lucido perchè sono cool (un modello più base non c'era, non aveva neanche il computerino di bordo, semplicemente tachimetro - sia in miglia che in km - contagiri e benzinometro...).
Giro rapido nell'autonoleggio "a chiocciola" e subito via in motel (ebbene sì, MOTEL), il SeaTac Crest Motor Inn di cui ho un'opinione più che buona (stanze pulite, wifi buono ed un pc disponibile al pianterreno, distributore automatico di lattine a 1 $ e colazione con torta fresca - non le classiche cagate vecchie e piene di glassa - e varie possibilità di bevande calde).
Giornata più che soddisfacente (e ci mancherebbe, sono arrivato da un'ora al massimo!) ed anche della American AirLines non posso minimamente lamentarmi: personale di bordo leggermente più adulto della media ma tutte comunque guardabili (non c'era nessuna Medusa che ti pietrificava al solo sguardo) e qualcuna accennava anche a qualche parola amer-italiana, classico servizio cibo - bevande in linea con la classe turistica di quaalsiasi altra compagnia; unica cosa avendo viaggiato l'anno scorso con un 747 con monitor integrato in ogni sedile, questa volta è stato un po' più noioso dover per forza guardare i film (che non si potevano sceglierei n qualnto l'American AirLines ha una specie di suo canale interno in cui vedi quello che mandano loro a random e per mia grande fortuna ho anche beccato la stessa puntata di un programma su tutti e due i voli!).
Banco National, ricevuto del mio salasso da 190 € ed anche qui nessun problema finchè non arriviamo giù al parco macchine, rifornitissimo di qualsiasi tipologia di auto tranne dei SUV Standard Size (il Grand Cherokee, pur essendo più grande di tanti SUV delle categorie superiori, è uno Standard Size per la scala valori della National; quella che per altri sarebbe la categoria del Jeep Liberty insomma); non essendocene nemmeno uno disponibile subito la scelta è: (a) aspetto se magari ne arriva qualcuno nel brevissimo periodo (b) un buono con cui dai piani superiori mi lasciano prendere un'auto di diversa categoria da quella pagata.
Ovviamente io apro la busta (b) e qui la scelta ricade su: Tahoe e similari che mi vengono subito vietati in quanto un po' troppo superiori come categoria, due Jeep Compass 4x4 (una bianca ed una nera) ed una Chevrolet Traverse AWD (rosso amaranto metallizzato)... io che sono bello e intelligente vado via con il bolide nero lucido perchè sono cool (un modello più base non c'era, non aveva neanche il computerino di bordo, semplicemente tachimetro - sia in miglia che in km - contagiri e benzinometro...).
Giro rapido nell'autonoleggio "a chiocciola" e subito via in motel (ebbene sì, MOTEL), il SeaTac Crest Motor Inn di cui ho un'opinione più che buona (stanze pulite, wifi buono ed un pc disponibile al pianterreno, distributore automatico di lattine a 1 $ e colazione con torta fresca - non le classiche cagate vecchie e piene di glassa - e varie possibilità di bevande calde).
Giornata più che soddisfacente (e ci mancherebbe, sono arrivato da un'ora al massimo!) ed anche della American AirLines non posso minimamente lamentarmi: personale di bordo leggermente più adulto della media ma tutte comunque guardabili (non c'era nessuna Medusa che ti pietrificava al solo sguardo) e qualcuna accennava anche a qualche parola amer-italiana, classico servizio cibo - bevande in linea con la classe turistica di quaalsiasi altra compagnia; unica cosa avendo viaggiato l'anno scorso con un 747 con monitor integrato in ogni sedile, questa volta è stato un po' più noioso dover per forza guardare i film (che non si potevano sceglierei n qualnto l'American AirLines ha una specie di suo canale interno in cui vedi quello che mandano loro a random e per mia grande fortuna ho anche beccato la stessa puntata di un programma su tutti e due i voli!).