6 luglio: Palouse Falls S.P. - Anacortes
La giornata inizia con calma, il clima è bello mite e ieri o avuto la furbizia di mettere la tenda tra due alberi e quindi stamattina il sole non batte fin da subito, faccio in tempo a girarmi e rigirarmi un paio di volte nel sacco a pelo prima di decidere di uscire e rimettermi in linea con il mondo...
Esco e gironzolo un po' per il campeggio, essendo praticamente un prato ne approfitto per passeggiare a piedi nudi sull'erba fresca (che di per se' è una goduria, alla faccia del progresso!) e quasi da subito cado vittima delle chiacchiere di un signore che ho vicino di tenda: appassionato di fotografia con il suo libro "Gli uccelli del West" (ero vestito, di nudo avevo solo i piedi... non pensate subito male) mi spiegava le varie specie di uccelli che ci sono nel parco e che lui è lì appostato sotto quel'albero ad aspettare che ritorni un passero blu che ha visto andar via un po' di tempo prima, discussione anche interessante perchè tra una cosa e l'altra mi ha dato informazioni sulla zona circostante e su come e cosa vedere sulla strada del ritorno. Comunque sia, bene o male, ho investito un'oretta a discutere con sto pazzoide ex militare che poi per sua ammissione: posata la divisa ho preso l'hobby del gelato, ed infatti davanti aveva un cimitero di Sammontana abbastanza invidiabile!
A metà mattina, comunque, mi metto in marcia e mi ributto in mezzo a quello spettacolo di natura quasi incontaminata che riesce a regalare questa parte di Washington...
Esco e gironzolo un po' per il campeggio, essendo praticamente un prato ne approfitto per passeggiare a piedi nudi sull'erba fresca (che di per se' è una goduria, alla faccia del progresso!) e quasi da subito cado vittima delle chiacchiere di un signore che ho vicino di tenda: appassionato di fotografia con il suo libro "Gli uccelli del West" (ero vestito, di nudo avevo solo i piedi... non pensate subito male) mi spiegava le varie specie di uccelli che ci sono nel parco e che lui è lì appostato sotto quel'albero ad aspettare che ritorni un passero blu che ha visto andar via un po' di tempo prima, discussione anche interessante perchè tra una cosa e l'altra mi ha dato informazioni sulla zona circostante e su come e cosa vedere sulla strada del ritorno. Comunque sia, bene o male, ho investito un'oretta a discutere con sto pazzoide ex militare che poi per sua ammissione: posata la divisa ho preso l'hobby del gelato, ed infatti davanti aveva un cimitero di Sammontana abbastanza invidiabile!
A metà mattina, comunque, mi metto in marcia e mi ributto in mezzo a quello spettacolo di natura quasi incontaminata che riesce a regalare questa parte di Washington...
Qui valgono gli stessi accorgimenti dei giorni precedenti: siate il più autosufficienti possibile in quanto non c'è una beneamata mazzeruola lungo la strada, soprattutto nel tratto di strada che decido di prendere io... ho deciso di "regalarmi" l'ultima chicca del viaggio, tanto oramai è da quasi una settimana che i miei programmi sono andati chissà dove.
Per farla breve, dopo qualche ora di guida inizio a lasciarmi alle spalle le grandi colture gialle per ritrovare il verde delle foreste, il clima fresco della montagna e dopo un po' la vista della neve: Mount Rainier National Park arrivo!
Per farla breve, dopo qualche ora di guida inizio a lasciarmi alle spalle le grandi colture gialle per ritrovare il verde delle foreste, il clima fresco della montagna e dopo un po' la vista della neve: Mount Rainier National Park arrivo!
La strada che sale è veramente bella ed i panorami sono spettacolari, peccato che sembra di essere a Yellowstone: ad ogni piazzola o slargo della strada orde di occhi a mandorla si esibivano nelle più tristi scenografie immaginabili...
Prendo comunque la via della White River Entrance (quella a nord) e trovo coda appena vedo da lontano la casetta del pedaggio: la fila di macchine resta ferma a lungo (in un quarto d'ora io hgo guadagnato solamente 2-3 posizioni grazie a quelli che han girato la macchina e se ne sono andati via) e dopo un po' passa un signore ad annunciare che faranno passare "two cars every ten minutes...", io avevo un sacco di "ten minutes" davanti e così quello dietro di me ha guadagnato una poisizione a gratis, infatti mi giro e me ne vado!
Prendo comunque la via della White River Entrance (quella a nord) e trovo coda appena vedo da lontano la casetta del pedaggio: la fila di macchine resta ferma a lungo (in un quarto d'ora io hgo guadagnato solamente 2-3 posizioni grazie a quelli che han girato la macchina e se ne sono andati via) e dopo un po' passa un signore ad annunciare che faranno passare "two cars every ten minutes...", io avevo un sacco di "ten minutes" davanti e così quello dietro di me ha guadagnato una poisizione a gratis, infatti mi giro e me ne vado!
Per quanto mi dispiaccia, non ho la minima voglia di fare tutta sta coda, il mio intento finale era quello di fare ancora un po' di caccia agli animali ed essendo ancora fresco in zona era buona la prospettiva di orsi ed aquile, pazienza...
Ritorno a bassa quota e mano a mano che ritorno a vedere la civiltà i paesaggi ritornano quelli noti che avevo visto quasi un mese prima, già, quasi un mese fa; particolare è la presenza di "llama" in mezzo alle mandrie di mucche!
Ritorno a bassa quota e mano a mano che ritorno a vedere la civiltà i paesaggi ritornano quelli noti che avevo visto quasi un mese prima, già, quasi un mese fa; particolare è la presenza di "llama" in mezzo alle mandrie di mucche!
Sfumata la visita all'ultimo parco nazionale possibile, tiro dritto in direzione nord e per la strada...
la sagoma di Seattle è veramente bella, ma deve ancora attendere perchè io opto per andare ancora a nord e tiro dritto per Anacortes, cittadina giusto davanti alle Friday Harbor ed ultimo porto prima del Canada.
La città non è grandissima e praticamente si snoda tutta sulla via principale: tutto il versante "nord" da sull'oceano e si vedono le isole, mentre poi la strada continua verso il porto vero e proprio ed il Washington State Park, praticamente un loop automobilistico in mezzo ad una foresta dalla quale si accede alla costa (un promontorio molto pittoresco che si affaccia a picco sullo "Strait of San Juan de Fuca") e che offre una vasta area da campeggio ed un molo turistico dove ognuno può arrivare con la sua auto, "buttare" la barca in mare ed imbarcarsi nel Puget Sound.
Qui ho l'ultimo "divertente" imprevisto del viaggio: entro nel campeggio e mi dedico alla mia grigliata, sono andato a far la spesa e ho un bel po' di roba da cuocere sul fuoco, così faccio tutto quanto e con il fuoco acceso inizio a mettere pesce ed - ovviamente - fagioli ad arrostire, la piazzola era comunque teoricamente occupata (o almeno così recitava il talloncino di carta appeso, ma tutto era pulito e non c'era niente e nessuno da un paio di giorni a detta dei ragazzi affianco) ed io mi limito ad utilizzare il solo barbeque senza scaricare dall'auto la tenda... arriva la sottospecie di ranger (questo parco è servito dal servizio volontario, il ragazzo non era proprio il massimo dell'accoglienza sebbene non sia stato sgarbato) e mi chiede se abbia già pagato la piazzola perchè altrimenti posso pagare direttamente a lui senza andare all'automatico, gli spiego che sono lì solo a mangiare e che sto aspettando di vedere se arrivino gli occupanti altrimenti mi piazzo io e lui mi dice (reputo anche giustamente) che purtroppo per me non posso stare lì e che la famiglia ha tempo fino all'1 di notte per arrivare e reclamare il suo posto... io ho la cena già sul fuoco e da lì non mi muovo, quello lo capisce anche lui, così mi permette di stare lì a finire la cena (basta che mi muovo, mi dice, senza perderfe appositamente tempo) e poi mi indica la piazzola che posso occupare, che però non è per tenda ma per camper ed alla bellezza di 30 dollari a notte.
Ovvio che per quella cifra non ci dormo nemmeno se l'indomani me li ridanno indietro, prometto al ranger che cambio posto appena finisco di mangiare e mantengo la promessa, dal campeggio infatti me ne vado a vedere il tramonto sul molo e... non ci sono parole!
La città non è grandissima e praticamente si snoda tutta sulla via principale: tutto il versante "nord" da sull'oceano e si vedono le isole, mentre poi la strada continua verso il porto vero e proprio ed il Washington State Park, praticamente un loop automobilistico in mezzo ad una foresta dalla quale si accede alla costa (un promontorio molto pittoresco che si affaccia a picco sullo "Strait of San Juan de Fuca") e che offre una vasta area da campeggio ed un molo turistico dove ognuno può arrivare con la sua auto, "buttare" la barca in mare ed imbarcarsi nel Puget Sound.
Qui ho l'ultimo "divertente" imprevisto del viaggio: entro nel campeggio e mi dedico alla mia grigliata, sono andato a far la spesa e ho un bel po' di roba da cuocere sul fuoco, così faccio tutto quanto e con il fuoco acceso inizio a mettere pesce ed - ovviamente - fagioli ad arrostire, la piazzola era comunque teoricamente occupata (o almeno così recitava il talloncino di carta appeso, ma tutto era pulito e non c'era niente e nessuno da un paio di giorni a detta dei ragazzi affianco) ed io mi limito ad utilizzare il solo barbeque senza scaricare dall'auto la tenda... arriva la sottospecie di ranger (questo parco è servito dal servizio volontario, il ragazzo non era proprio il massimo dell'accoglienza sebbene non sia stato sgarbato) e mi chiede se abbia già pagato la piazzola perchè altrimenti posso pagare direttamente a lui senza andare all'automatico, gli spiego che sono lì solo a mangiare e che sto aspettando di vedere se arrivino gli occupanti altrimenti mi piazzo io e lui mi dice (reputo anche giustamente) che purtroppo per me non posso stare lì e che la famiglia ha tempo fino all'1 di notte per arrivare e reclamare il suo posto... io ho la cena già sul fuoco e da lì non mi muovo, quello lo capisce anche lui, così mi permette di stare lì a finire la cena (basta che mi muovo, mi dice, senza perderfe appositamente tempo) e poi mi indica la piazzola che posso occupare, che però non è per tenda ma per camper ed alla bellezza di 30 dollari a notte.
Ovvio che per quella cifra non ci dormo nemmeno se l'indomani me li ridanno indietro, prometto al ranger che cambio posto appena finisco di mangiare e mantengo la promessa, dal campeggio infatti me ne vado a vedere il tramonto sul molo e... non ci sono parole!
Mentre mi godo lo spettacolo che ho davanti e guardo le ultime barche che vengono riportate a riva mi stappo ancora una birra ed attendo il buio: purtroppo non ho più il cavalletto funzionante e la macchina devo appoggiarla sulla panca dove son seduto, non è il massimo e mi saltano le foto di notte...
Saltata la dormita nel parco opto per ritornare in paese, c'è un McDonald e di conseguenza c'è il WiFi libero e così occupo la mia piazzola di sosta e, preso dalla noia e dall'entusiasmo, ne approfitto per prenotare un tour di "Orca Whales Watching" ed appena ricevuta la mail di conferma dell'avvenuta prenotazione, per bruciare le tappe ed essere in orario domani mattina, vado direttamente a dormire nel parcheggio della struttura...
Il livello di stanchezza oramai è atomico e non ci metto ne' uno e ne' due ad addormentarmi, soprattutto per il fatto che oramai è notte fonda!
Il livello di stanchezza oramai è atomico e non ci metto ne' uno e ne' due ad addormentarmi, soprattutto per il fatto che oramai è notte fonda!