30 giugno: Yellowstone N.P.
Contrariamente alla norma, oggi me la prendo veramente con molta calma al risveglio, mi rigiro un paio di volte nel letto e sto anche steso a pancia in su a godermi il soffitto della stanza per un po', mentre dalla finestra le luci entrano e così anche il vociare della gente; non ho idea di che ore siano e tantomeno me ne interesso, con assoluta calma raccolgo quello che mi serve per andarmi a fare un'altra bella doccia e poi raccolgo tutti i miei averi per lasciare la stanza.
Pur essendo la più economica dell'albergo è quella che credo una sorta di reincarnazione di quello che dovrebbe essere stata la stanza "normale" appena costruita la struttura (ovviamente con l'ausilio dell'elettricità):
Pur essendo la più economica dell'albergo è quella che credo una sorta di reincarnazione di quello che dovrebbe essere stata la stanza "normale" appena costruita la struttura (ovviamente con l'ausilio dell'elettricità):
ed altrettanto bello è l'albergo di per se', anche se a mio avviso un po' di luci in meno durante la giornata non guasterebbero, visto che comunque è molto illuminato dalla luce che entra dalle mille finestre presenti!
Esco, dunque, e mentre mi accingo a fare un paio di scatti all'esterno sento la gente vociare a ore nove (alla mia sinistra), mi giro e TAAAAC: Old Faithful Geyser eruption number three presa di corsa dalla strada senza nemmeno avvicinarmi!
Faccio nuovamente per andare a vedere il Lower Basin, ma continua ad essere affollatissimo ed io continuo ad essere contrarissimo a quel marasma di gente e mi "accontento" del Black Sand Basin, il Biscuit Basin l'ho visitato ieri molto velocemente con poche foto perchè stava iniziando a piovigginare e quindi opto per finire di vedere l'area attorno all'Old Faithful...
E' molto carino anche questo, solo che oramai avendone visti mille anche dei "meno noti" mi sembrano un po' tutti uguali... opto alla fine per fare il giro dei geyser e vedere qualche altra eruzione, non volevo più farne, ma visto che è relativamente presto ne approfitto per camminare un po'!
Prendo la passerella che circumnaviga il Fedelissimo e mentre mi guardo a destra e a manca ecco il cartello per l'Observation Point: andiamo a farci un po' di salita va! Sarà circa un miglio e qualcosa di risalita sul crinale di una montagnola, solo a tratti chiuso nella foresta e comunque abbastanza trafficato (lo dico perchè ci sono sempre gli orsetti che gironzolano da queste parti!); arrivato in cima lo spiazzo offre una vista panoramica dall'alto di tutta l'area dei Geyser e, fatalità, calo il poker: Old Geyser eruption anche dall'alto!
Prendo la passerella che circumnaviga il Fedelissimo e mentre mi guardo a destra e a manca ecco il cartello per l'Observation Point: andiamo a farci un po' di salita va! Sarà circa un miglio e qualcosa di risalita sul crinale di una montagnola, solo a tratti chiuso nella foresta e comunque abbastanza trafficato (lo dico perchè ci sono sempre gli orsetti che gironzolano da queste parti!); arrivato in cima lo spiazzo offre una vista panoramica dall'alto di tutta l'area dei Geyser e, fatalità, calo il poker: Old Geyser eruption anche dall'alto!
Me ne torno in basso e dichiaro terminato, per quanto mi riguarda, il mio rapporto con i geyser, prima che mi danno Faithful come secondo nome pure a me... allontanandomi verso nord riprende a piovigginare (a tratti anche più che piovigginare) e sulla strada un folto gruppo di "avvistatori" guarda qualche cosa di strano in mezzo agli alberi: ovviamente scendo cannone-munito e mi metto a guardare dove mi indicano un grosso Bull Elk che è veramente una bestia.
Prendo a fare qualche passo verso di lui, ma davanti a me c'è una sorta di palude che mi blocca l'avanzata e così mi invento il passaggio tra un fitto boschetto (che poi sarebbe quello dove era al riparo il bestiolone) e superata la zona paludosa accanto a me mi ributto nella bassa vegetazione al bagno sotto la pioggia, ma molto più vicino al cervo che al resto della gente; è interessante vedere come la gente cerca di portare a casa qualche scatto con il cellulare (gli asiatici quasi tutti con tablet) molto più da lontano rispetto a come sono io con un obiettivo più lungo del mio braccio, ed è ancora più interessante notare che si lamentano di non capire che cosa stanno guardando, visto che io con un missile ho dovuto fare un centinaio di metri oltre loro per portare a casa qualche scatto decente...
Comunque sia vedo nella folla un ragazzo con un 100-400 (di quelli con la linea rossa, mortacci sua!) che annaspa in mezzo agli altri, gli faccio cenno di seguirmi che non è difficile arrivare fin dove sono io e l'animale non gliene frega niente di me perchè continua a brucare, ma "male a chi fa bene" e si guarda un po' attorno e se ne resta lì, pazienza per lui!
Prendo a fare qualche passo verso di lui, ma davanti a me c'è una sorta di palude che mi blocca l'avanzata e così mi invento il passaggio tra un fitto boschetto (che poi sarebbe quello dove era al riparo il bestiolone) e superata la zona paludosa accanto a me mi ributto nella bassa vegetazione al bagno sotto la pioggia, ma molto più vicino al cervo che al resto della gente; è interessante vedere come la gente cerca di portare a casa qualche scatto con il cellulare (gli asiatici quasi tutti con tablet) molto più da lontano rispetto a come sono io con un obiettivo più lungo del mio braccio, ed è ancora più interessante notare che si lamentano di non capire che cosa stanno guardando, visto che io con un missile ho dovuto fare un centinaio di metri oltre loro per portare a casa qualche scatto decente...
Comunque sia vedo nella folla un ragazzo con un 100-400 (di quelli con la linea rossa, mortacci sua!) che annaspa in mezzo agli altri, gli faccio cenno di seguirmi che non è difficile arrivare fin dove sono io e l'animale non gliene frega niente di me perchè continua a brucare, ma "male a chi fa bene" e si guarda un po' attorno e se ne resta lì, pazienza per lui!
Passata anche l'area di Madison arrivo a Norris, interessante scoprire come questa prima fosse la roccaforte della cavalleria dell'esercito americano che teneva a bada l'area...
e poi la Mammoth Hot Spring Area con i suoi cervi a zonzo per tutta l'area nella più totale naturalezza, un'area dove i giardini sono vietati agli umani per far star comodi loro: 1 a 0 per la natura, beccati questa essere umano!
E da qui prendo la Old Gardiner Road, la sterrata "secondaria" ed a senso unico che porta da qui a Gardiner (appunto).
Mai come ora in questo viaggio mi sono sentito nel vecchio west: una sterrata in mezzo alla natura selvaggia, ai crinali delle montagne ed ai panorami mozzafiato che questo parco sa offrire...
Immaginate di essere 2-300 anni fa, con solamente qualche cavallo e/o asino, un gruppo di persone a cui dover badare (sì, perchè io mi immagino di essere il pioniere capo...), qualche carro pieno buone speranze ed arrivare qui, in questo paradiso: corsi d'acqua, verde, animali ed un paesaggio che probabilmente non esiste altrove!
Mai come ora in questo viaggio mi sono sentito nel vecchio west: una sterrata in mezzo alla natura selvaggia, ai crinali delle montagne ed ai panorami mozzafiato che questo parco sa offrire...
Immaginate di essere 2-300 anni fa, con solamente qualche cavallo e/o asino, un gruppo di persone a cui dover badare (sì, perchè io mi immagino di essere il pioniere capo...), qualche carro pieno buone speranze ed arrivare qui, in questo paradiso: corsi d'acqua, verde, animali ed un paesaggio che probabilmente non esiste altrove!
Comunque sia il "sentiero" sbuca ad un paio di metri dal gabbiotto di ingresso del parco, lo sorpasso ed eccoci ad uno dei simboli dello Yellowstone: il Roosevelt Arch, che delinea l'ingresso a nord del parco!
Da qui mi faccio un mezzo giro della cittadina di Gardiner, che bene o male non offre niente se non qualche locale e qualche Gift Shop (ma è giusto che sia così, di Las Vegas ce n'è già una "qualche ora" più a sud-ovest), faccio merenda in un chiosco all'aperto che solo dopo aver ordinato il panino mi dice che non ha birra e poi quasi al tramonto opto per andare a vedere l'Old Yellowstone Trail, una sterrata che dai pressi del Roosevelt Arch tira dritto verso nordovest seguendo il fiume sotto la strada principale; mentre procedo sulla ghiaia il cielo si fa veramente nero e visto che alla fine mi ritrovo a guidare non so bene dove nel buio pesto prendo la prima deviazione possibile che mi riporta sulla US-89 a circa 7-8 miglia da Gardiner (in direzione Livingston), faccio dunque retrofront e per la cena mi fermo al Two Bit Saloon per il solo motivo che ha il free WiFi (che non fa mai male), qui mangio veramente da signore (un paninazzo a scelta della cuoca asccompagnato dal loro speciale chili), un paio di birrazze e poi questa serata l'ho organizzata in modo da fotografare la Via Lattea alle spalle dell'arco, con risultati che tutto sommato non mi dispiacciono (maledetto io ed il polarizzatore saldato all'obiettivo).
Mentre ero lì un branco di pronghorn sono passati come se niente fosse (mentre un tizio della Yellowstone Association li ha mandati via perchè pascolavano in mezzo ai loro automezzi). Arriva poi una coppia di thailandesi (residenti comunque qui in Montana) che tutti incuriositi mi chiedono che cosa stessi fotografando: io abbastanza stranito guardo lui un istante (a lei non è che gliene fregasse tanto della fotografia) e poi con la mano gli indico di guardare il cielo e gli chiedo "Milky Way?" e lui come se gli avessi svelato un mistero inenarrabile si agita e prende a cercare posizioni su posizioni tirando fuori un bazooka della Nikon prima ed una mirrorless poi... non ci faccio tanto caso e dentro di me un po' lo invidio perchè secondo me porterà a casa delle belle fotografie, ma dopo un po', stizzito, mi chiede se posso fargli vedere qualcuna delle mie foto: il fesso stava fotografando con degli zoom, non avendo con se' dei grandangolari, e di conseguenza la sua oretta passata lì la può buttare nelle cloache pubbliche dei dintorni di Phuket ed io con il sorrisetto sotto i baffi continuo a fare scatti su scatti, cambiando posizione ogni tot minuti perchè il cielo visibilmente si muoveva e dopo un paio di orette ritiro tutto ed opto per tornare in centro a Gardiner visto che sento ancora vociare la gente.
Mentre ero lì un branco di pronghorn sono passati come se niente fosse (mentre un tizio della Yellowstone Association li ha mandati via perchè pascolavano in mezzo ai loro automezzi). Arriva poi una coppia di thailandesi (residenti comunque qui in Montana) che tutti incuriositi mi chiedono che cosa stessi fotografando: io abbastanza stranito guardo lui un istante (a lei non è che gliene fregasse tanto della fotografia) e poi con la mano gli indico di guardare il cielo e gli chiedo "Milky Way?" e lui come se gli avessi svelato un mistero inenarrabile si agita e prende a cercare posizioni su posizioni tirando fuori un bazooka della Nikon prima ed una mirrorless poi... non ci faccio tanto caso e dentro di me un po' lo invidio perchè secondo me porterà a casa delle belle fotografie, ma dopo un po', stizzito, mi chiede se posso fargli vedere qualcuna delle mie foto: il fesso stava fotografando con degli zoom, non avendo con se' dei grandangolari, e di conseguenza la sua oretta passata lì la può buttare nelle cloache pubbliche dei dintorni di Phuket ed io con il sorrisetto sotto i baffi continuo a fare scatti su scatti, cambiando posizione ogni tot minuti perchè il cielo visibilmente si muoveva e dopo un paio di orette ritiro tutto ed opto per tornare in centro a Gardiner visto che sento ancora vociare la gente.
Torno al Two Bit Saloon (per chi ci passasse, la password è "twobitsaloon" e funziona il WiFi anche all'esterno) che saran le 2 e mi faccio un altro paio di birre, il proprietario mi dice che non c'è alcun problema anche perchè non sono l'unico e quando faccio per uscire gli chiedo se posso stare un po' sulla panchina ad usare la connessione, la sua risposta è che posso stare anche a dormire lì davanti che a lui non fa problema... grande proprietario!
Remo ancora un po' per l'oceano della rete e poi opto per ritornarmene dentro al parco, oramai mi sento un po' parte di Yellowstone, non ho bene in mente da quanto tempo ci sto dentro, ma mi sembra naturale vedere i cartelli interni senza più ricordarmi che tutt'attorno ci sono autostrade, città, traffico e confusione e niente alberi, bisonti, cervi e giapponesi che corrono a destra e a manca (con le scarpe inguardabili delle donne, mamma mia che orrore...).
Passo l'arco, prima del gabbiotto c'è uno stop al quale non faccio troppa attenzione perchè sono palesemente l'unico presente ed appena varco la stazioncina dei ranger ecco che da una stradina secondaria si accendono i lampeggianti rossi e blu e l'auto mi fa gli abbaglianti: cristo santo (diciamola così dai) e adesso che cosa ho combinato? Scende una ranger donna (più che guardabile, non nascondo che la scenetta nella mia testa era tutt'altro che quello che è successo dopo, ma torniamo alla realtà) che mi chiede la patente, il pass ed inizia a farmi domande in merito allo stop che ho saltato; le rispondo che l'ho visto lo stop, ma essendo solo io in tutta la zona mi sembrava superfluo fermarmi ed aspettare che passasse qualcuno, lei prende i miei documenti e va alla macchina.
Quasi subito torna indietro con il mio malloppo un ranger asiatico (sembra l'asiatico di Mythbusters e ci rimango abbastanza di stucco) che mi chiede se io sono il proprietario di patente e pass ed io annuisco, mi chiede quale sia il mio "First Name" ed io come un fesso rispondo "Montella", mi guarda strano e mi chiede: "Is that your First Name?", io ci penso un attimo e poi mettendomi a ridere alzo le spalle e dico "Massimiliano Montella... you joked me!!!" e così mi rida indietro tutto quanto e mi ammonisce (di nuovo) dicendomi che anche se non c'è nessuno, almeno di rallentare in prossimità degli stop così nessuno mi può più dire niente.
Essere fermati dai ranger coi lampeggianti anche di notte ed arrampicarsi con successo sui vetri? Fatto!
Comunque sia, guido un po' e visto il bel vedere che ho avuto nella mia rpecedente visita e visto che ho voglia di dormire con il rumore dell'acqua che scroscia di sottofondo, ritorno alle Undine Falls, parcheggio la macchina in prossimità di un punto "aperto" tra le piante e mi faccio coccolare dal rimore delle cascate e dalla luce della luna finchè inizio a russare (e così si rovina l'ambientazione creata nelle precedenti righe)!!!
Remo ancora un po' per l'oceano della rete e poi opto per ritornarmene dentro al parco, oramai mi sento un po' parte di Yellowstone, non ho bene in mente da quanto tempo ci sto dentro, ma mi sembra naturale vedere i cartelli interni senza più ricordarmi che tutt'attorno ci sono autostrade, città, traffico e confusione e niente alberi, bisonti, cervi e giapponesi che corrono a destra e a manca (con le scarpe inguardabili delle donne, mamma mia che orrore...).
Passo l'arco, prima del gabbiotto c'è uno stop al quale non faccio troppa attenzione perchè sono palesemente l'unico presente ed appena varco la stazioncina dei ranger ecco che da una stradina secondaria si accendono i lampeggianti rossi e blu e l'auto mi fa gli abbaglianti: cristo santo (diciamola così dai) e adesso che cosa ho combinato? Scende una ranger donna (più che guardabile, non nascondo che la scenetta nella mia testa era tutt'altro che quello che è successo dopo, ma torniamo alla realtà) che mi chiede la patente, il pass ed inizia a farmi domande in merito allo stop che ho saltato; le rispondo che l'ho visto lo stop, ma essendo solo io in tutta la zona mi sembrava superfluo fermarmi ed aspettare che passasse qualcuno, lei prende i miei documenti e va alla macchina.
Quasi subito torna indietro con il mio malloppo un ranger asiatico (sembra l'asiatico di Mythbusters e ci rimango abbastanza di stucco) che mi chiede se io sono il proprietario di patente e pass ed io annuisco, mi chiede quale sia il mio "First Name" ed io come un fesso rispondo "Montella", mi guarda strano e mi chiede: "Is that your First Name?", io ci penso un attimo e poi mettendomi a ridere alzo le spalle e dico "Massimiliano Montella... you joked me!!!" e così mi rida indietro tutto quanto e mi ammonisce (di nuovo) dicendomi che anche se non c'è nessuno, almeno di rallentare in prossimità degli stop così nessuno mi può più dire niente.
Essere fermati dai ranger coi lampeggianti anche di notte ed arrampicarsi con successo sui vetri? Fatto!
Comunque sia, guido un po' e visto il bel vedere che ho avuto nella mia rpecedente visita e visto che ho voglia di dormire con il rumore dell'acqua che scroscia di sottofondo, ritorno alle Undine Falls, parcheggio la macchina in prossimità di un punto "aperto" tra le piante e mi faccio coccolare dal rimore delle cascate e dalla luce della luna finchè inizio a russare (e così si rovina l'ambientazione creata nelle precedenti righe)!!!