20 giugno: Oregon Dunes N.R.A. - Crater Lake N.P.
La sveglia di oggi è, come dire... divertente!
"Abituato" a dormire in tenda mi fa strano per qualche istante risvegliarmi ed avere solo il parabrezza tra me ed il mondo, ma passa in fretta lo "shock" e quindi subito devo fare una cosa:
"Abituato" a dormire in tenda mi fa strano per qualche istante risvegliarmi ed avere solo il parabrezza tra me ed il mondo, ma passa in fretta lo "shock" e quindi subito devo fare una cosa:
giusto per curiosità vado a vedere dove mi stavo andando a perdere ieri sera al buio e per fortuna che non ho continuato perchè la discesa sarebbe stata bella ripida e farla al buio con solo il rumore delle onde ad orientarmi... beh sarei finito a fare il bagno!!!
Procedo sulla strada verso sud e mi trovo una bella salitella di sabbia a bordo della strada, così decido di andare a farmi una passeggiata e vedere cosa si vede da lì (la foto della salita l'ho fatta al ritorno, le impronte nella sabbia sono le mie, ammazza che faticaccia!).
Procedo sulla strada verso sud e mi trovo una bella salitella di sabbia a bordo della strada, così decido di andare a farmi una passeggiata e vedere cosa si vede da lì (la foto della salita l'ho fatta al ritorno, le impronte nella sabbia sono le mie, ammazza che faticaccia!).
E poco dopo un'altra sosta panoramica, sempre sul comprensorio delle Oregon Dunes.
La strada mi porta poi a Reedsport, al primo faro di giornata: l'Umpqua River LightHouse che guardo storcendo le labbra e mi giro verso il mare...
Qui un signore abbastanza attempato, guardando verso il mare aperto, blatera qualche cosa in merito alle "whales" e non so da dove sono spuntate fuori un'altra manciata di persone e guardare, chi con la compatta, chi con il cellulare, chi con la mano a coprirsi la fronte: dunque decido di attaccare il missile alla reflex ed inizio a scandagliare l'orizzonte, dopo un minuto di religioso silenzio mi giro scuotendo la testa e gli avventori spariscono in un qualche buco nero esattamente come erano arrivati; faccio ancora due chiachciere con l'avvistatore pazzo e mi dirigo oltre, lungo la mia strada!
Poco fuori dal parco trovo un "Memorial" ai loro soldati (qu e mi fermo, visto che oltre alla bella vista c'era anche un'arietta niente male...
Poco fuori dal parco trovo un "Memorial" ai loro soldati (qu e mi fermo, visto che oltre alla bella vista c'era anche un'arietta niente male...
Arrivo nell'area dello Shore Acres State Park a Cape Arago, molto bello e con diverse soste panoramiche (a parte che nessuno dei presenti sapeva che ci fosse un faro qua, ma vabbeh...) che danno sia sull'oceano aperto che su dei reef ricchi di wildlife...
Il "Simpson Reef Overlook" è uno di questi, vari uccelli ed una buona schiera di foche lo tengono vivo; il bello è che ci sono diversi sentierini che ti portano ognuno da una parte diversa e si riescono a vedere le mille facce diverse di questa parte di costa; aggiungendo poi il fatto che mediamente sono da solo e mi gusto il tutto con il solo rumore della natura...
Il "Simpson Reef Overlook" è uno di questi, vari uccelli ed una buona schiera di foche lo tengono vivo; il bello è che ci sono diversi sentierini che ti portano ognuno da una parte diversa e si riescono a vedere le mille facce diverse di questa parte di costa; aggiungendo poi il fatto che mediamente sono da solo e mi gusto il tutto con il solo rumore della natura...
Il parco praticamente si srotola attorno ad una lunga strada che finisce al "Cape Arago", un terrazzone panoramico che sarebbe poi anche la parte del parco più a picco sull'oceano, lungo la strada ci sono anche dei bunker di pietra della seconda guerra mondiale, io preso a cercare altro non li ho visti, ma sarebbero comunque nascosti nella parte interna della strada e non con vista acqua...
Tornando indietro una tappa allo "Shore Acres", inutile dire che anche questo è bello, alla fine il tratto di oceano è lo stesso così come la stessa è la catena rocciosa (che poi tutta la costa pacifica del nord è una placca vulcanica, per questo le scogliere a picco ed i faraglioni invece della spiaggia costante)...
Per vedere il faro devo fare un sentiero che parte da un parcheggio non meglio segnalato: vado in quella direzione e "TAAAAAC", eccoci al sentiero ed alla panoramica del faro; il faro è nuovamente inarrivabile al pubblico (se non ricordo male questo è addirittura privato) su un promontorio roccioso a circa 7-8 miglia dalla costa, comunque sia è molto carino e la baia che separa la costa dal faro è abbastanza frequentata da canoisti e pescatori "fai da te".
Trovato il mio faro continuo lungo la strada e devio dalla 101 per seguire questa "Seven Devils Road" che porta al "Seven Devils Viewpoint", onestamente è il nome che mi attrae per la maggiore e la curiosità di sapere che ciosa sono questi "sette diavoli"... faraglioni? monti lontani?
un cartello mi spiegherà che non c'è niente materialmente che si chiami "sette diavoli", ma che i primi pionieri che si inerpicarono in queste terre (che oggi sono ben fornite di strade ed accessi, ma chissà com'erano qualche secolo fa) dovevano combattere "i sette diavoli" per andare avanti, così il nome è molto più metaforico che altro, ma dal loro punto di vista non posso far altro che confermare che il nome ci sta tutto (sono una serie di sali e scendi da colline ricche di fitta vegetazione ed in questo luogo più che in tutti gli altri si sente il contrasto tra il profumo dei pini e l'aria salata del mare, qui ricordo di essermi veramente dispiaciuto per tutti i nativi deportati perchè una volta abituati a vivere in questi posti credo che difficilmente avrebbero potuto trovare un posto che - anche solo lontanamente - gli avrebbe potuto ricordare casa...).
Continuo lungo la mia strada e si arriva al Bullards Beach State Park che ospita il Coquille River LightHouse, un faro che da sull'estuario di un fiume (l'Umpqua River appunto), il faro è piccolino ma veramente grazioso ed ha la particolarità che puoi salire sulla "torretta" a vedere il panorama, io personalmente ho evitato in quanto era pieno di gente.
Continuo lungo la mia strada e si arriva al Bullards Beach State Park che ospita il Coquille River LightHouse, un faro che da sull'estuario di un fiume (l'Umpqua River appunto), il faro è piccolino ma veramente grazioso ed ha la particolarità che puoi salire sulla "torretta" a vedere il panorama, io personalmente ho evitato in quanto era pieno di gente.
Oramai la mia strada lungo la costa giunge quasi al termine, ma ho ancora un grosso carico da giocare e lo trovo al Face Rock Wayside State Park (la leggenda narra di una principessa che ha sfidato le divinità dell'oceano ed, immergendosi, ne è stata risucchiata per sempre e questa roccia è il suo volto che esce dall'acqua...), uno spettacolare tratto di costa i cui faraglioni creano un effetto assolutamente UNICO e la visuale della roccia principale, la Face Rock appunto, se vista dall'angolo giusto lascia a bocca aperta (sembra veramente che una faccia esca dall'acqua)...
Scendo per l'ultimo tratto di costa del mio viaggio e la direzione è il Cape Blanco State Park per il Cape Blanco LightHouse, oggi ho preso una gran bella giornata di sole e quindi i paesaggi sono tutti mostruosamente belli.
Il faro è molto carino, recintato in quanto tutt'oggi funzionante, e raggiungibile mediante un bel sentiero, ma torniamo indietro un attimo, esattamente a quando arrivo al parcheggio: un aitante argentino mi indica il mare aperto dicendomi che ci sono due balene che nuotano nei pressi della riva, essendo l'ultima occasione che ho di vedere le balene cerco di tirare corto il dialogo per andare a prendere il cannone in macchina, lui invece mi decanta la sua quasi italianità passata (per via di qualche prozio o parentame del genere) e di quanto sia contento di essere lì a parlare con un italiano... bah!
Il faro è molto carino, recintato in quanto tutt'oggi funzionante, e raggiungibile mediante un bel sentiero, ma torniamo indietro un attimo, esattamente a quando arrivo al parcheggio: un aitante argentino mi indica il mare aperto dicendomi che ci sono due balene che nuotano nei pressi della riva, essendo l'ultima occasione che ho di vedere le balene cerco di tirare corto il dialogo per andare a prendere il cannone in macchina, lui invece mi decanta la sua quasi italianità passata (per via di qualche prozio o parentame del genere) e di quanto sia contento di essere lì a parlare con un italiano... bah!
Comunque sia riesco a dribblare l'argentino e mi dirigo verso il faro, solo che esssendo questo abbastanza "centrale" e non troppo vicino alla costa io opto per utilizzare le collinette (con l'erba alta fino oltre alle ginocchia) e mi faccio tutta la parte a picco sull'oceano fino a superare di lunga il faro ed arrivare a quello che credo sia un vecchio bunker...
guardo veramente ovunque e "perdo" un sacco di tempo qui in bocca all'acqua, ma di balene in quel tratto di oceano non ce ne sono; c'è anche da dire che la minima roccia sporgente, tra l'effetto luce del sole a picco, le onde e tutto il resto ingannano abbastanza (foto fatte con il 500 a palla)...
visto che ci sono, comunque, continuo a girarmi attorno in quest'angolo di paradiso, un'acqua tanto azzurra non l'avevo mai vista prima ed immagino perchè la costa della California deve essere a sua volta molto bella.
Quasi a malincuore, però, prendo e me ne vado, così, di botto, perchè se non faccio così tra due ore sono ancora qua e visto che oggi i miei programmi sono stati di nuovo stravolti DEVO andare!
Avrei dovuto passare la nottata qua o comunque in zona, ma sentendomi con un amico sono stato informato che da ieri nella mia prossima destinazione nevica e per evitare imprevisti o strade chiuse opto per lasciare la costa mezza giornata prima e spingermi fin da oggi nell'entroterra, e così...
Avrei dovuto passare la nottata qua o comunque in zona, ma sentendomi con un amico sono stato informato che da ieri nella mia prossima destinazione nevica e per evitare imprevisti o strade chiuse opto per lasciare la costa mezza giornata prima e spingermi fin da oggi nell'entroterra, e così...
cambiando totalmente panorami, iniziano a tornare all'orizzonte (ma anche a bordo strada) le grandi tenute, le praterie, cavalli e bestiame vario ed anche se mi dispiace lasciare la costa che mi ha molto attratto, questo è l'ambiente che più mi è congeniale e che invlontariamente mi mette il sorriso sulle labbra...
Il giorno diventa sera e la sera diventa notte e la lingua d'asfalto sembra non finire mai, fortunatamente l'ultimo tratto di strada che percorro prma della meta finale è in mezzo ad alti alberi e la strada corre dritta da ovest ad est e riesco a non guidare completamente nel buio finchè il sole non tramonta del tutto, e dopo 4-5 ore filate di guida e con il buio pesto eccoci arrivati alla meta: Crater Lake National Park!
Trovo già chiusi sia Mazama Village che il Crater Lake General Store e mi salta la cena, è l'ultimo dei miei problemi al momento e stabilisco che non mi interessa minimamente, qualche cosa da mangiare senza dover essere cucinato ce lo devo avere da qualche parte e così vado nel parcheggio del Lodge per usare un po' il WiFi (4 $/ora, grazie Xanterra!)!!
C'è neve pressochè ovunque anche se le strade sono ripulite, io noh ho da dormire (all'1 passata di notte si scordano che vado a montare la tenda) e così vado a gironzolare per il parco; la West Rim Drive è chiusa (quella più lunga) e sono aperte solo le 6 miglia di East Rim Drive che collegano gli ingressi sud e nord del parco, non essendoci altra alternativa mi butto su questa bella strada: la neve ai bordi della strada è molto molto molto più alta della mia macchina, praticamente i miei fari illuminano una strada contornata da due alte mura bianche!
Arrivo all'incrocio con l'uscita nord del parco e torno indietro, mi fermo nella prima piazzola di sosta che trovo, che è anche bella grossa, e passo il tempo facendo qualche foto (mentre mi scaldo anche qualche cosa da bere giusto per non crepare di freddo), purtroppo vista la posizione della luna sarebbe stato bello prenderla dall'altro lato del lago, ma la strada è chiusa e non riesco ne' a prenderla riflessa nel lago e nemmeno a prendere porzioni decenti di cielo che non siano direttamente illuminate dalla luna (è sull'unica montagna che riesco a vedere, quindi...); questo è quello che riesco a fare (e diciamo che è più una scusa per stare sveglio che altro)...
Il giorno diventa sera e la sera diventa notte e la lingua d'asfalto sembra non finire mai, fortunatamente l'ultimo tratto di strada che percorro prma della meta finale è in mezzo ad alti alberi e la strada corre dritta da ovest ad est e riesco a non guidare completamente nel buio finchè il sole non tramonta del tutto, e dopo 4-5 ore filate di guida e con il buio pesto eccoci arrivati alla meta: Crater Lake National Park!
Trovo già chiusi sia Mazama Village che il Crater Lake General Store e mi salta la cena, è l'ultimo dei miei problemi al momento e stabilisco che non mi interessa minimamente, qualche cosa da mangiare senza dover essere cucinato ce lo devo avere da qualche parte e così vado nel parcheggio del Lodge per usare un po' il WiFi (4 $/ora, grazie Xanterra!)!!
C'è neve pressochè ovunque anche se le strade sono ripulite, io noh ho da dormire (all'1 passata di notte si scordano che vado a montare la tenda) e così vado a gironzolare per il parco; la West Rim Drive è chiusa (quella più lunga) e sono aperte solo le 6 miglia di East Rim Drive che collegano gli ingressi sud e nord del parco, non essendoci altra alternativa mi butto su questa bella strada: la neve ai bordi della strada è molto molto molto più alta della mia macchina, praticamente i miei fari illuminano una strada contornata da due alte mura bianche!
Arrivo all'incrocio con l'uscita nord del parco e torno indietro, mi fermo nella prima piazzola di sosta che trovo, che è anche bella grossa, e passo il tempo facendo qualche foto (mentre mi scaldo anche qualche cosa da bere giusto per non crepare di freddo), purtroppo vista la posizione della luna sarebbe stato bello prenderla dall'altro lato del lago, ma la strada è chiusa e non riesco ne' a prenderla riflessa nel lago e nemmeno a prendere porzioni decenti di cielo che non siano direttamente illuminate dalla luna (è sull'unica montagna che riesco a vedere, quindi...); questo è quello che riesco a fare (e diciamo che è più una scusa per stare sveglio che altro)...
E' scontato che anche questa notte abbia dormito in macchina, ho messo addosso praticamente TUTTO quello che ho dietro (comprese tutte e due le mutandone di lana lunghe) e tra una sparata di ventolino caldo e l'altra il termometro è arrivato a segnare 31° F (bene o male 0/1° C), mortacci sue... ma siamo On The Road, tutto è lecito!!!